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COA Nilfgaard Tw2 journal

Con Guerre Settentrionali si intendono i tentativi di conquista dell'Impero di Nilfgaard verso il Nord, che iniziò nel 1239 e terminò nel 1268. Lo stesso termine non viene usato nei Regni Settentrionali, dove la fase finale delle Guerre Settentrionali viene definito le Guerre di Nilfgaard.

Le conquiste di Nilfgaard a Sud[]

Iniziano nel 1239, il possente Impero di Nilfgaard cominciò l'incursione a Nord e continuò fino al 1268, conquistando Ebbing, Maecht, Metinna e Nazair.

  • la conquista di Ebbing (evento chiave)

Prima Guerra[]

L'invasione di Cintra[]

Scontro con Sodden Superiore[]

Attacco a Sodden Inferiore[]

Seconda Guerra[]

Combattenti[]

Aggressori

Regni del Nord

La questione di Cintra[]

Prima della Guerra[]

  • La Resistenza dei Popoli del Nord si riunì a Hagge per pianificare l'attraversamento dello Jaruga e riprendere Cintra
  • Emhyr var Emreis si mosse a Dol Angra

Inizio della Guerra[]

  • Colpo di Thanedd
  • Re Vizimir II (di Redania) viene assassinato e scoppia il caos a Redania
  • Provocazione di Glevitzingen (fortezza di Dol Angra)

Fase I - Aggressione a Dol Angra[]


  • Invasione di Lyria
  • Un quinto delle truppe di Lyria vengono circondate e confinate nei castelli e forti all'interno di Aedirn.
  • Continua l'invasione di Lyria e la presa della fortezza di Scala e Spalla
  • Assedio e cattura di Rivia.
  • L'esercito della Regina Meve viene spinto indietro verso il Nord.
  • Battaglia di Aldersberg.
  • Assedio e presa di Vengerberg.
  • L'Esercito di Nilfgaard si muove verso i territori di Re Demawend, prende la Valle di Pontar e Dol Blathanna.
  • La Regina Meve riunisce una grande armata di sopravvissuti e ritorna in battaglia
  • Aggressione di Kaedwen - Lo Stendardo Grigio, cavalleria leggera di Ban Gleán, raggiunge il fiume Dyfne
  • La divisione Nilfgaard-Kaedwen di Aedirn - Henselt di Kaedwen inizia la disputa sulla cosiddetta Marca del Nord.
  • Emhyr var Emreis istituisce Dol Blathanna (la Valle dei Fiori). Si trova a est di Aedirn, diventa il rifugio per gli Elfi comandati dalla maga Francesca Findabair anche conosciuta come Enid an Gleanna e Filaverel aén Fidháil, Regina degli Elfi delle Montagne Blu.
  • Ervyll di Verden paga un tributo all'Imperatore di Nilfgaard - Emhyr var Emreis blocca la foce dello Jaruga prevenendo la controffensiva di Foltest
  • Re Foltest firma una tregua con Emhyr var Emreis - Le truppe di Temeria entrano e occupano il forte di Hagge.
  • L'armata di Aedirn marcia su Temeria attraverso le montagne di Mahakam; Demawend fugge a Redania.

Fase II - Invasione di Brugge e Sodden[]


  • Dopo soli 16 giorni di pace, Emhyr rompe la sua tregua con Temeria.
  • Brugge viene attaccata da tre lati - da Nord attraverso Brokilon, dall'esercito degli elfi Scoia'tael; da ovest e da Verden, dall'esercito di volontari e soldati di Nilfgaard; da sud dalla Fanteria Nera di Nilfgaard.
  • Notte del 4-5 di Agosto, la Quarta Cavalleria viene separata in tre gruppi da battaglia, che si preparano per attraversare il triangolo di Drieschot, Vidort-Carcano-Armeria ed in seguito poter anche attraversare il fiume Ina.
  • Guerra - assedio e sacco di Brugge.
  • Resistenza - I Bruggiani si battono per il villaggio.
  • Assedio di Dillingen.
  • Battaglia sul Chotla.
  • Battaglia di Armeria (Quarta Cavalleria e truppe di Cintra).
  • Scontri a Angren.
  • Battaglia per il Ponte sullo Iaruga.
  • Spedizione illegale di Nilfgaardiani in Angren (da est).
  • Assedio della fortezza di Razwan e Mayena.
  • Entrata a Temeria meridionale.
  • Battaglia di Maribor.
  • Rientro delle truppe Nilfgaardiane a Sodden.

Piano difensivo dei nilfgaardiani[]

L'Imperatore Emhyr var Emreis si arrese Agli assalti degli eserciti nemici e combattè sulla difensiva per un anno. Questo per due ragioni: l'inverno che stava per giungere si prevedeva molto freddo e difficile, che rendeva più difficile mandare i rifornimenti per le armate, ogni strada percorribile sarebbe stata fondamentale; l'attacco a Temeria fu un successo troppo rapido e facile. Il numero delle truppe era insufficiente per vincere lo scontro, suggerendo che la fortezza di Mayena era stata di proposito lasciata senza difesa. Una maggiore resistenza si sarebbe pianificata, ma non sarebbe giunta sino alla primavera seguente.

L'obbiettivo primario fu Temeria. L'Armata Centrale partì da Sodden sotto il comandante Menno Coehoorn. Aveva l'ordine di invadere ilregno e raggiungere il fiume Pontar, la prinicipale via commerciale di Novigrad-Vizima-Elleer. Sul Fronte orientale, l'Armata Orientale, sotto i comandi del duca Ardal aep Dahy, stava per attaccare la Valle di Pontar e il regno di Keadwen, partendo da Aedrin, e rendendo sicuri i fianchi di Menno Coehoorn. Le divisioni dall'Armata Orientale furono organizzate per prevenire che Re Henselt di Kaedwen aiutasse Re Foltest di Temeria. Il Gruppo Operativo di Verden, condotto dal duca Joachim de Wett, stava per prendere Cidaris e spostarsi verso Nord per spazzare via completamente Novigrad, Gors Velen e Vizima. I generali decisero che era necessario bloccare questi importai insediamenti.

Fase III - La difesa di Temeria[]

La Fase III, detta anche la grande resistenza del Regno di Temeria. In questa fase, gli attacchi dei Nilfgaardiani raggiunsero l'apogeo e furono più terribili che mai. Tuttavia i Regni Settentrionali, nonostante le pesanti perdite nelle due precedenti fasi, resistettero fianco a fianco per fronteggiare insieme il nemico comune. Gli alleati sferrarono alcune azioni difensive ardite contro il nemico e divennero avversari temibili per le forze da lungo imbattute dei Nilfgaardiani.

Il Fronte Occidentale[]

Sul Fronte occidentale, la difesa di Temeria non portò i risultati che ci si apsettava, e questo a causa dell'insensato e ancestrale modo di comandare del generale, il duca Joachim de Wett.

Joachim de Wett era un cospiratore e organizzò una collaborazione tra nobili. I suoi collaboratori furono il duca Ardal aep Dahy, Leuvaarden, il conte Broinne e il coroner imperiale Stefan Skellen, che ebbe l'aiuto anche del mago Vilgefortz. La cospirazione volera rovesciare e uccidere l'Imperatore di Nilfgaard, Emhyr var Emreis. I granduchi di Nilfgaard si sentirono umiliati e traditi da Emhyr, per avre rifiutato l'offerta di sposare le loro figlie e prendere in sposa Cirilla di Cintra. Tuttavia Emhyr var Emreis aveva molti sostenitori, l'esercito reale e la guardia che lo chiamavano "Impera", quindi la guerra civile non venne presa in considerazione. I cospiratori volevano uccidere Emhyr usando l'ipnosi e costringendo Yennefer la maga a usarla su di lui, mentre era imprigionata da Vilgefortz. Erano convinti di poter convertire il resto dell'armata a parteggiare per loro, specialmente gli ufficiali, infuriati perchè Emhyr li aveva pesantemente puniti dopo le perdite a Sodden, e la gente ammalata o sofferente per la guerra. Dopo l'assassinio, i cospiratori volevano mettere al suo posto il duca Voohis o Movran, così che il Consiglio Reggente, i granduchi e inobili avrebbero comandato alla sua ombra. Ma Emhyr var Emreis aveva previsto il tradimento e mandò Ardal aep Dahy e Joachim de Wett a comandare le armate di Nilfgaard nella guerra contro Temeria. In questo modo li allontanò insieme con gli eserciti a loro fedeli e si assicurò uil trono. Con questo Emhyr aveva segnato la morte dei due nobili, perchè essi non volevano che Emhyr vincesse la guerra.

Joachim de Wett perse del tempo con le difese a Nord, il solo regno sulla sua strada era Cidaris, e l'esercito di Nilfgaard superava l'esercito avversario di due a uno. Si concentrò nel combattere i ribelli di Verden. Voleva assicurarsi prima i territori alle sue spalle, spazzare via la ribellione e distruggere i ponti. Su suo ordine, il Gruppo Operativo di "Verden" compì parecchi attì orribili e crudeli nel combattere i ribelli, anche sui civili. I rivoltosi di Verden potevano contare solo su 500 uomini in inverno, ma in primavera, l'intero paese sarebbe insorto contro gli invasori. Re Ervyll di Verden, leale a Nilfgaard, fu ucciso e il figlio, il principe Kistrin, divenne il nuovo leader della rivolta.

Il Gruppo Operativo non doveva solo combattere la guerrilla di Verden, ma anche le armate di Re Ethain di Cidaris, che sfruttò la situazione e attaccò con l'aiuto di Crach en Craite delle Isole Skellige. Crach aveva inferto diversi coraggiosi attacchi alla costa ovest di Verden. Joachim de Wett fu costretto a combattere su tutti i fronti e perse uno scontro dopo l'altro. Invece di bloccare i fianchi occidentali degli Eserciti del Nod, bloccò l'Armata comandata da Menno Coehoorn.

Il Fronte Orientale[]

La situazione restò invariata, Ardal aep Dahy, che comandava l'Armata orientale, occupò Lyria, Rivia e Aedrin. Non attaccò Kaedwen, che aveva preso la parte superiore di Aedrin. A causa di queste azioni, Ardal aep Dahy non fu in grado di attaccare Temeria dai fianchi.

Il Fronte Centrale[]

Gli atti del duca de Wett ebbero un grande effetto psicologico. Il mito dell'invincibile armata di Nilfgaard scomparve e centinaia di volontari si unirono all'esercito. Specialmente all'esercito minacciato di Temeria. La Regina Hedwig di Redania mandò altri uomini a Foltest per aiutarlo. Una volta divisi all'inizio della guerra, ora i Regni Settentrionali, si unirono per combattere il nemico comune. I Popoli del Nord furono supportati anche dalla Compagnia Libera dei Nani di Mahakam, mandata dal vecchio Brouver Hoog.

I Popoli del Nord utilizzarono i fallimenti dei Nilfgaardiani e contrattaccarono. Spinsero il nemico lontano da Maribor, evitando che Nilfgaard conquistasse la fortezza e si spostò a nord di Sodden. Spinsero l'esercito di Nilfgaard a sud, dove si svolse la Battaglia di Mayena. I Popoli del Nord vinsero e sconfissero il blocco alla fortezza. La rivolta di Verden fermò l'avanzata del Maresciallo Menno Coehoorn. Poi Coehoon decise di muoversi e attaccare, partendo dal fiume Ina con il suo esercito che contava centomila truppe. I Nilfgaardiani sconfissero Mayena, assediando ancora la fortezza.

Le forze di Temeria e Redania non potevano sconfiggere Menno Coehoorn. L'Armata Occidentale doveva attaccare il fianco est di Temeria attraverso la valle di Pontar. Da qui avrebbe dovuto muoversi su Temeria e Redania verso ovest. Tuttaviap er prendere la valle di Pontare, il Ardal aep Dahy doveva attaccare Kaedwen. Re Henselt di Kaedwen se lo aspettava e non poteva fermare da solo l'Armata Orientale.

Consci di ciò, i Popoli del Nord cambiarono rapidamente strategia. Decisero di non fermare le azioni difensive, specialmente nel momento in cui le forze e i rifornimenti giungevano e non permisero a Nilfgaard di rispondere a quegli attacchi. L'esercito degli alleati avevano l'aiuto dei soldati e delle riserve di Temeria e Redania e le divisioni alleate, che marciarono a sud in aiuto di Mayena. Speravano di riprendersela prima dell'esercito di Menno Coehoorn. Il Maresciallo Coehoon marciò verso ovest per bloccare gli alleati, divise le sue forze e spedì la fanteria a difendere l'assedio di Mayena. Riunì le forze dell'armata della IV Cavalleria e della III armata, in tutto 46 000 uomini. Si mosse con rapidà e puntò contro l'esercito dei Regni Settentrionali. Il generale dell'esercito alleato, Re Foltest di Temeria, affrontò il potente esercito di Nilfgaard, mettendo i suoi uomini tra il fiume Chotla e il villaggio di Brenna (che venne raso al suolo). Ci fu una grande battaglia tra i due eserciti, famosa e a lungo ricordata nelle storia.

Battaglia di Brenna - punto decisivo[]

Questa battaglia fu il culmine delle azioni di Temeria e Redania, comandati da Re Foltest e dal Gruppo dell'Armata Centrale, agli ordini del Maresciallo Menno Coehoorn. Il destino del mondo cambiò sul campo di battaglia determinando un pò di svolta cruciale nella Seconda Guerra. I Popoli del Nord prevalsero e condussero una grande controffensiva su tutti i fronti, iniziando la Fase IV, fasi finale della guerra.

Fase IV - Coalizione dei Popoli del Nord e controffensiva[]

La IV Fase, detta anche il Controattacco dei Popoli del Nord. Dopo la decisiva vittoria dell'esercito alleato contro il potente esercito di Nilfgaard, nella Battaglia di Brenna, la difesa venne spezzata. Le principali forze dell'Imperatore Imperatoe Emhyr var Emreis furono spezzate e ben presto tutti nel continente lo vennero a sapere. Il coraggio e la sicurezza tornò nei Popoli del Nord, come il sole dopo una lunga notte, e seguì un controattacco sul fronte centrale, da dove si spostarono verso sud.

Il Fronte Centrale[]

Le conseguenze per l'Armata Centrale dopo la Battaglia di Brenna ebbero degli effetti devastanti e duraturi. Le sorti della guerra erano favorevoli ai Regni Settentrionali, che decisero di non fermarsi nemmeno per riposare o festegguare, ma se ne avvantaggiarono. Il comandante del fronte, John Natalis, braccio destro di Re Foltest, seguendo l'esempio di Menno Coehoorn, riunì rapidamente le unità di cavalleria e marciò verso la fortezza di Mayena. Nel frattempo, un altro gruppo dell'Armata Centrale di Nilfgaard si mosse a Nord in aiuto di Coehoon. Ma essi non sapevano ancora come si fosse svolta la battaglia di Brenna, che diede a John Natalis un grande vantaggio. Con la cavalleria, di cui il cropo principale era la Compagnia Libera di Kovir, attaccò la fanteria dell'Armata Centrale. Questo attacco fu così forte che i Nilfgaardiani si sparpagliarono e John Natalis diede il colpo di grazia della sconfitta sul Fronte Centrale. LA battaglia rimase senza nome, ma si svolse sulla strada tra Mayena e Maribor. Il generale Nilfgaardiano che comandava le truppe di Sodden, quando seppe delle sorti della BAttaglia di Brenna e delle vittorie di Natalis, decise di ritirarsi a Riverdell e Angren, per distanziare il suo esercito da quello dei Popoli del Nord con l'ausilio del fiume Ina. Nel frattempo, John Natalis a sopresa, invece di marciare su Mayena e inseguire l'Esercito di Nilfgaard, si spostò a ovest sul fiume Chotla. Voleva liberare Brugge dai Nilfgaardiani e colpire le forze del duca Joachim de Wett, spostando la guerra sul Fronte Occidentale.

Il Fronte Occidentale[]

Il destino era ormai segnato per Joachim de Wett. L'unica direzione dalla quale i Popoli del Nord non lo avrebbero attaccato era a est del fiume Brugge. John Natalis marciava da Sodden, al comando delle forze di Temeria e degli alleati, intensionato ad attaccare de Wett da Est. Tuttavia la sua armata fu rallentata quando si trovò al centro di Brugge, dove gli alleti furono costretti a subire l'assedio delle città di Brugge e Dillingen. Questo diede a de Wett il tempo di prepararsi. Il Gruppo di "Verden" aveva segnato il fato della guerra sul Fronte Occidentale. Non poteva combattere la ribellione di Verden, con Kistrin ce la comandava, non poteva fermare i guerrieri delle Isole Skellige e non era in grado di rispondere agli attacchi di Cidars, con il Re Ethain a capeggiare l'esercito di Cidaris. Era ovvio che lo scontro con John Natalis avrebbe influito in modo catastrofico anche su Verden. De Wett decise di ritirarsi attraversando lo Iaruga, verso Cintra. Si assicurò la via di fuga lasciando dietro di sè alcuni uomini nelle potenti fortezze di Verden, Nastrog, Rozrog e Bodrog. Joachim de Wett dopo essersi ritirato a Cintra, potè difendersi dietro lo Iaruga, mentre gli uomini lasciati indietro difendevano le fortezze dai Popoli del Nord fino al termine della guerra e lasciando Verden solo dopo la Pace di Cintra.

Il Fronte Orientale[]

Il Fronte Orientale fu il solo fronte in cui Emhyr var Emreis aveva un vantaggio sui Popoli del Nord. Cambiò tutto dopo la Battaglia di Brenna. Primo : Dopo la vittoria di Temeria e Redania su Menno Coehoorn a Sodden, l'esercito di Keadwen e le truppe di Aedirn dimostrarono il loro valore in guerra. La vittoria di Brenna diede un nuovo impulso di coraggio e sicurezza e li condusse a scuotere gli animi dei re Demawend e Henselt, in modo che potessero cooperare e lavorare insieme. Secondo : L'Armata Orientale, sotto il comando di Ardal aep Dahy, avavo lo scopo di aiutare le difese di Coehoon contro Temeria. Nel frattempo, l'Armata Centrale fu sciolta e quindi lo scopo dell'Esercito di Nilfgaard a Aedrin era sconosciuto. Quest'esitazione fu sfruttata dai Popoli del Nord. Anche se in numero inferiore, ricrearono l'esercito di Demawend con gli uomini di Temeria lasciati al forte di Hagge e marciarono verso sud-est, mentre l'esercito di Henselt attraversava la linea stabilita nell'armistizio sul fiume Dyfne e iniziò una strategia difensiva contro l'esercito di Ardal aep Dahy. Il generale Nilfgaardiano si ritirò a sud e fu il più grande errore che fece. Poteva facilmente difendersi dai Popoli del Nord sul confine di Keadwen. Aveva allungato il fronte perché Demawend stava giungendo da ovest e dopova prepararsi per l'attacco da Nord e difendere Dol Blathanna, poiché Francesca Findabair e Filaverel non avevano abbastanza Elfi per formare un'armata adeguata. Così la Valle dei Fiori cambiò il suo nome dopo la feroce vendetta dei Popoli del Nord, che la chhiamarono "la Valle delle Ceneri". Il duca Ardal aep Duhy si fermò e decise di difendersi a sud dell'Aedrin, la linea della sua difesa fu stabilita vicino alla città di Aldersberg. Le forze di Nilfgaard e dei Popoli del Nord furono riequilibrate e così Henselt e Demawend non ebbero fretta nel sferrare l'attacco. Tutto cambiò di lì a poco quando il comandante dell'esecito dell'Armata Orientale morì: Ardal aep Dahy fu ucciso. Quando i Popoli del Nord lo vennero a sapere sferrarono un nuovo attacco e la battaglia fu chiamata la Seconda Battaglia di Aldersberg. Unendosi dalle forze di Aedrin e Keadwen sconfissero definitivamente l'Armata Orientale. La seconda Battaglia di Aldersberg stabilì il nuovo fronte sul versante orientale. La liberazione del Regno di Aedrin iniziò (la capitale Vengerberg fu liberata per prima) e l'esercito dell'Armata Orientale si ritirò caoticamente attraverso Lyria, dove la Regina Meve combatteva la ribellione, e marciavano le forze di Keadwen's verso il fiume Iaruga.

Fine della guerra[]

Sul Fronte Occidentale Verden fu liberata, tuttavia c'erano ancora molte fortezze occupate da Nilfgaard che resistevano alle forze dei Popoli del Nord. Re Foltest e il suo esercito liberarono Sodden Inferiore.Le forze di Nilfgaard anche se in soprannumero, si ritirarono verso lo Iaruga, dove potevano potenziare le loro difese. Sul Fronte Orientale Nilfgaard si ritirava facendo ritorno all'Impero e l'Armata di Kaedwen giunse a Dol Angra, il luogo dove tutto era cominciato. Nilfgaard stava perdendo su tutti i fronti. I regnanti del Nord si arresero all'idea di liberare Cintra, controllavano già la sponda destra dello Iaruga e le forze dei Nilfgaardiani in ritirata erano lì, dove erano più forti. Sia il Nord che il Sud erano stati distrutti dalla guerra. Le negoziazioni iniziarono e si propose una tregua per fermare le azioni militari e non attraversare i confini. Il 2 di Aprile si stabilì che tutti i governanti dei paesi coinvolti nella guerra dovevano incontrarsi a Cintra per negoziare una pace e porre fine alla guerra definitivamente.

Pace di Cintra[]

Pace in Cintra, il 2 Aprile 1268, tra i Regni Settentrionali e Nilfgaard che pose fine alla Seconda Guerra con Nilfgaard e un nuovo ordine si stabilì nel mondo.

Terza Guerra[]

The Witcher 2: Assassins of Kings[]

A seguito delle prime due guerre, i Regni Settentrionali si trovavano in una situazione economica disastrosa. Questo portò ad una lunga serie di guerre civili e all'affermazione di vari culti fanatici, in particolare quello legato al Fuoco Eterno. Inoltre, i monarchi del Nord usarono i non-umani come un diversivo per la crisi economica. Questò contribuì ad inasprire i continui conflitti fra Scoia'tael e umani.

Nel 1271 i sovrani del Nord, i maghi, e l'ambasciatore di Nilfgaard, Shilard Fitz-Oesterlen, si accamparono a Loc Muinne. L'obbiettivo dell'assemblea era stabilire i nuovi confini nel continente, in seguito ai regicidi, e anche di riunire la Loggia delle Maghe. Tuttavia Letho di Guleta, al servizio di Emhyr var Emreis e la mano dietro alle morti di Demavend e Foltest, riuscì a far cadere la colpa sulla Loggia delle Maghe, portando a quella che sarà una terribile caccia alle streghe nel Nord.

The Witcher 3: Wild Hunt[]

Scoppio della guerra[]

Tw2 Nilfgaardian invasion

Esercito di Nilfgaard mentre attraversa lo Jaruga

Inizialmente, l'offensiva nilfgaardian penetrò senza molta resistenza nei Regni Settentrionali. A causa dell'assassinio di Demavend da parte di Letho di Guleta e la fuga o morte del principe Stemmis, il reno di Aedirn si trovava in una situazione molto instabile. I regni di Lyria and Rivia, estremamente dipendenti dall'economia di Aedirn, cedettero non appena l'invasione iniziò, in seguito alla fuga di Meve. Il regno di Aedirn, senza una figura al comando, crollò subito dopo. Indipendentemente dal destino di Temeria in The Witcher 2, John Natalis, l'eroe di Brenna e veterano di entrambe le guerre contro Nilfgaard, radunò quel che rimaneve dell'esercito Temeriano per combattere gli invasori. Riuscirono a contenere le forze nilfgaardiane per solo tre giorni prima di capitolare. John Natalis scomparve senza lasciare traccia, nonostante alcuni superstiti giurarono di non averlo mai visto morire in battaglia. Phillip Strenger, soprannominato il Barone Sanguinario, sfruttò questa situazione di completa anarchia per governare i territori temeriani del Velen. Stringendo degli accordi con Nilfgaard, gli venne promesso il titolo di governatore del Velen una volta finita la guerra. Alcuni temeriani, come quelli guidati da Roche, fuggirono al Nord presso i confini di Temeria e Redania, dove organizzarono imboscate alle pattuglie nilfgaardiane, supportando quelle redaniane.

In tutto questo, re Tancred Thyssen di Kovir rimase neutrale, a divverenza di suo padre che supportò i Regni Settwntrionali con prestiti finanziari e mercenari. Tancred aprì anche i confini delle sue terra a tutti i maghi, che nel frattempo fuggivano alla Caccia alle Streghe che in Redaia aveva raggiunto l'apice.

Il piano di Radovid[]

Dopo aver facilmente invaso metà dei Regni Settentrionali in appena tre settimane, i nilfgaardiani invasero il regno di Kaedwen, credendo che ciò bastasse per impaurire re Radovid di Redania e costringerlo ad una pace. Radovid però aveva un piano diverso: con l'arrivo dell'inverno infatti invase il regno di Kaedwen e scacciò i nilfgaardiani da Ard Carraigh, assumendo il controllo totale del regno.

Nel Velen, si combattè una lunga battaglia, durante la quale l'Ordine della Rosa Fiammeggiante venne completamente sterminato. Nel frattempo, le loro armerie, tesoriere, e tenute vennero sequestrate e acquisite dal Culto del Fuoco Eterno. L'esercito redaniano invece, si scontrò contro quello di Nilfgaard nel Velen. Alla fine della battaglia, entrambi gli schieramenti si ritirarono. I redaniani rimasero sulla riva Nord del Pontar, pronti per un'altra difesa disperata, mentre i nilfgaardiani sulla riva a Sud, aspettando per i rinforzi dall'Impero (che nel frattempo venivano sempre di più ostacolati dalla Gilda dei Mercanti, stanchi della guerra e dei continui fallimenti di conquista di Emhyr.

Status quo sul Pontar[]

Terza Guerra Settentrionale

Mentre Emhyr continua ad aspettare per i rinforzi da Sud, e Radovid prova ad armare i partigiani temeriani guidati da Roche, entrambi i monarchi spostano i loro interessi su Novigrad, una ricca città libera sul Pontar, che potrebbe fornire soldati, navi e cosa più importante, oro, a chiunque la conquisti.

Nel frattempo, Novigrad cade sotto l'influenza del culto del Fuoco Eterno (grazie anche in parte a Radovid e Caleb Menge). Tutti non-umani (in particolare elfi) e i maghi che abitano la città, vengono accusati della guerra e della povertà che da tempo affligge il Nord. Con l'appoggio di Radovid, un gruppo fanatico del Fuoco Eterno si affermò, quello dei Cacciatori di streghe. Decine e decine di pire si accesero in tutto il Nord.

Il Fronte Orientale[]

Nell'Est (in particolare nel Kaedwen) l'esercito di Nilfgaard assiediò nuovamente Ard Carraigh, scontrandosi contro le truppe di Radovid. La battaglia, venne descritta come una delle più brutali di sempre da molti veterani di entrambe le fazioni. Inoltre, Ban Gleán fu ripetutamente attaccata dalle truppe del generale Morvran Voorhis, senza successo, dal momento che il forte é presidiato da numerosi mercenari. Sono molti inoltre i partigiani kaedweniani che battono le strade e assaltano le spedizioni nilfgaardiane, rendendo il tutto molto più difficile.

La fine della guerra[]

L'esito della terza guerra dipende sopratutto dalle scelte di Geralt durante la storia.

Se Geralt decide di non assassinare Re Radovid, egli riesce a portare a termine il suo piano di eliminazione dei maghi, e conquista tutti i Regni Settentrionali cacciando Nilfgaard nuovamente a Sud. Tuttavia, una volta eliminati i maghi, i cacciatori di strghe non si fermano: vengono catturati e uccisi tutti i non-umani (elfi, nani, gmomi...), erboristi, e tutto ciò che era diverso dalla razza umana. Insoddisfatti dell'ennesimo fallimento di Emhyr, l'opposizione assassina l'imperatore e lo rimpiazza con Morvran Voorhis.

Se Geralt prende parte all'assassinio di Radovid, e non uccide Dijkstra, quest'ultimo trasformerà l'intero Nord in un vasto impero riuscendo a sconfiggere Nilfgaard, puntando sull'industrializzazione, sul progresso tecnologico, e ponendo fine alla Caccia alle streghe. Anche in questo caso Emhyr viene assassinato e Morvran ne prende il posto.

Se Geralt, una volta assassinato Radovid, difende Roche, Ves, e Thaler e uccide Dijkstra, l'intero Nord, privi di un monarca, verrà conquistato da Nilfgaars, perdendo l'indipendenza, con l'eccezione dei regni di Temeria, che a seguito di un negoziato con l'impero divenne uno stato vassallo, e di Kovir, con il quale Nilfgaard aveva già firmato un trattato di pace i primi giorni di guerra. Dopo la sua vittoria, Emhyr cederà il trono imperiale a Ciri oppure si adopererà per governare il Nord appena conquistato, iniziando come prima cosa ad eliminare i suoi rivali.

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